23 agosto 2017
Camping (abusivo) Dune di Lacona
Attività vietate e inciviltà quotidiana mettono a rischio l’area protetta
Il 2 agosto Legambiente ha inviato al Parco Nazionale dell’Arcipelago una segnalazione nella quale faceva presente che «In questi ultimi giorni è stato realizzato nella parte retrodunale di Lacona, nel territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, un vero e proprio accampamento di tende e attendamenti di vario genere, con un forte impatto sulla vegetazione e produzione di sporcizia e disturbo. Siamo ritornati quindi, nonostante la presenza delle telecamere installate dal parco, ad una situazione di accampamento abusivo quale quella che si presentava prima dei precedenti campi di volontariato e sorveglianza di Legambiente».
La presidente di Legambiente Arcipelago Toscano, Maria Frangioni faceva presente che si tratta di «Una situazione intollerabile sia perché il campeggio nel Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano è vietato dal DPR istitutivo del Parco, dalla legge 394/91 e dal Piano del Parco, sia per il forte impatto sull’ambiente per la cui tutela è stato realizzato anche un progetto Life dell’Unione europea. I nostri due operatori presenti hanno tentato di convincere i campeggiatori abusivi a sloggiare, ma senza risultati» e aggiunge: «Le nostre comunicazioni alle forze dell'ordine purtroppo non hanno sortito nessun effetto».
Inoltre, visto che all’interno degli accampamenti si svolgono anche attività di cottura di cibo, è evidente il pericolo di incendi - in un periodo per il quale la Regione Toscana ha decretato il massimo allarme e chiesto lo stato di emergenza - così come l’inquinamento provocato dallo smaltimento nell’ambiente di liquami e deiezioni umane.
Ora i campeggiatori abusivi, italiani e stranieri, hanno quasi tutti abbandonato le dune, lasciandosi dietro rifiuti e detriti di ogni genere, ma continua lo stillicidio giornaliero di piccioli abusi perpetuato da italianissimi bagnanti che abbattono i cartelli del Parco, abbandonano rifiuti, strappano e scavalcano le recinzioni, calpestano le dune protette, di giorno e di notte, impunemente e sotto le telecamere del Parco. E’ chiaro che un piccolo presidio di volontari basta solo a tamponare temporaneamente un assalto incivile incessante e che, senza un’azione preventiva e repressiva del Parco Nazionale e delle forze dell’ordine, l’acquisto delle dune e le strutture protettive e di ripristino realizzate rischiano di servire davvero poco. Così come è inutile avere una legge che proibisce di abbandonare le cicche in spiaggia e poi vedere centinaia di persone che lo fanno quotidianamente e impunemente senza che sia mai stata elevata un sola multa.
Insomma, il campeggio abusivo, vietato anche sull’intero territorio del Comune di Capoliveri e dell’Elba, è praticato tranquillamente - sia da italiani che da stranieri - in una delicatissima zona retrodunale che dovrebbe essere protetta dal Parco Nazionale e dall’Unione europea. Mentre agosto si avvia verso la fine, non c’è stato nessun intervento e Legambiente invita nuovamente tutte le istituzioni coinvolte a prendere gli opportuni e immediati provvedimenti perché questi abusi non si ripetano anche nella prossima stagione turistica. Le Dune di Lacona non meritano tutto questo.
27 luglio 2017
Non si uccidono così le Dune di Lacona
Le Dune protette calpestate e sporcate durante un festival cinematografico
Stamattina, appena arrivati sulle Dune di Lacona alle 9,00 una dei volontari di Legambiente che gestiscono il punto informativo in pineta hanno fatto un sopralluogo sulla spiaggia per controllare eventuali danni alle dune, cosa che l’associazione ambientalista temeva che ci sarebbero stati a causa dell’autorizzazione a svolgere il film festival la notte prima.
Quello che è emersa è una situazione davvero insostenibile in una Zona B del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, in parte acquistata dallo stesso Ente Parco e “recintata” grazie a un Programma Life dell’Unione europea che ha finanziato la protezione e il recupero dell’ultimo ambiente dunale di una certa consistenza dell’Arcipelago Toscano. Una zona sottratta al degrado e agli abusi grazie alla lotta degli elbani e degli ambientalisti. Infatti, le dune, teoricamente non percorribili e dove i gigli di mare sono in piena fioritura, erano state abbondantemente calpestate durante la notte, come dimostrano le impronte umane visibili dappertutto nella zona protetta più vicina alla spiaggia. Inoltre all’interno dell’area dunale erano sparsi volantini e abbondavano i mozziconi di sigarette spenti nella sabbia all’interno e sopra il cordone di contenimento in juta della duna.
I bagnanti hanno segnalato a Legambiente che i tre gazebi montati dagli organizzatori del festival cinematografico proprio a ridosso del cordone erano stati lasciati in maniera molto disordinata. I sacchi della spazzatura erano aperti e i rifiuti riversati a terra volavano ovunque in balia del vento. Sul retro, sopra i cordoni molti mozziconi, fazzoletti e plastica.
Mentre scriviamo la spiaggia si sta riempendo di bagnanti e i rifiuti sono ancora lì, tranne i mozziconi che sono stati rimossi dalla volontaria di Legambiente.
Che autorizzare una manifestazione notturna di questo tipo, con una postazione che vende alcolici, proprio di fronte a un ambiente così delicato, senza nessun tipo di controllo, portasse a una situazione del genere era prevedibile e fa molta rabbia veder vanificato in questo modo in una notte il lavoro di Legambiente e del Parco Nazionale.
Ribadiamo che rilasciare un permesso per un evento simile in zona protetta è paradossale e invitiamo il Parco Nazionale a chiedere conto, anche economicamente, agli organizzatori dei danni provocati e delle eventuali violazioni delle norme di comportamento concordate con lo stesso Parco. Chiediamo anche che il Parco, che è nell’evidente impossibilità di sorvegliare lo svolgimento della manifestazione, per salvaguardare l’integrità di un habitat che ha deciso di tutelare, valuti l’immediata sospensione del festival che ha provocato l’invasione delle Dune, visto che agli organizzatori dell’evento tutto questo non sembra interessare.