
Un successo di questo tipo non se lo aspettavano nemmeno i promotori della petizione "Area Marina Protetta Arcipelago Toscano: un mare di opportunità": in due giorni la richiesta a Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Presidente della Regione Toscana, Sindaci dell'Arcipelago Toscano, Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano di istituire – a 38 anni dalla sua previsione nella legge per la protezione del mare del 1982 - l’Area Marina Protetta dell’Arcipelago Toscano ha raggiunto e superato le 2.000 firme e si avvia verso le 2.500.
Una petizione rivolta alle istituzioni, ma che ha già riaperto un acceso dibattito, che denota nuovamente una carenza di informazioni e conoscenza (ma anche di voluta disinformazione e fake news) abbastanza preoccupante, che non spetterà certo ai promotori della petizione - Guide Subacquee del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, CED - Associazione Centri Elbani Diving, Legambiente Arcipelago Toscano e ASD Diversamente Marinai – portare avanti, ma alle Istituzioni chiamate in causa che dovranno, come fatto a Capraia, concertare con gli stakeholder di ogni isola abitata forme di protezione e gestione ad hoc.
I promotori dell’iniziativa partono da una convinzione comune: il mare lo gestisce chi ci vive, vogliamo tutelare prima di tutto la piccola pesca, i diving center, gli operatori turistici e il diporto sostenibile. Per farlo bisogna salvare la maggiore risorsa della nostra economia: il mare.
Le migliaia di firme a sostegno della petizione vengono in particolare dagli affezionati ospiti dell’Arcipelago, da chi è rimasto incantato dalle isole, dai subacquei innamorati del mare dell’Elba e del Giglio e rimasti folgorati da quello protetto di Pianosa, Capraia e Giannutri e che magari, con le nuove regolamentazioni dell’Area marina protetta, che sostituirebbero i vincoli risalenti al DPR istitutivo del Parco del 1996, potrebbero accedere anche a piccole aree entry e no-touch a Gorgona e Montecristo, per ora inaccessibili.
Ma quello che incoraggia di più i promotori dell’iniziativa è il sostegno di centinaia di cittadini dell’Arcipelago Toscano, di operatori turistici ed esponenti della società civile che sanno
bene che quello che abbiamo di fronte è un mondo nuovo, dove si cerca un ambiente salubre e il più intatto possibile, dove si torna alle cose autentiche, al pesce pescato dal pescatore locale, a
un mare senza plastica, all’incanto delle balene in migrazione, dove una biodiversità e un territorio marino ben gestiti e difesi saranno un vantaggio economico in più per isole che vivono di
turismo e di ambiente. Un’AMP dove, come a Capraia, nessuno vuole impedire di pescare, di totanare, ma dove le regole che già ci sono andranno rispettate e dove la tradizione della pesca, del
guzzo, della totanaia, della polpaia e del palamito, continui ad essere quella che era e che ci è stata tramandata dai nostri anziani: rispetto per il mare, le sue creature, le sue risorse e per
la sua potente bellezza.
ECCO IL TESTO DELLA PETIZIONE CHE PUO’ ESSERE FIRMATA SU CHANGE.ORG:
Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Al Presidente della Regione Toscana
Ai Sindaci dell'Arcipelago Toscano
All'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano
La natura fornisce beni di tipo materiale e immateriale. Ma quanto costa il degrado degli ecosistemi? A quanto pare molto.
Istituire un’Area Marina Protetta significa creare prosperità per i cittadini di oggi e per le generazioni a venire. L’Area Marina Protetta è la soluzione per coniugare benessere ambientale ed economico, portando a un ripopolamento ittico e quindi a un incremento del pescato a medio/lungo termine e a un aumento dell’attrattiva turistica. La sensibilità verso la tutela dell’ambiente e la crisi che i comuni costieri toscani dovranno affrontare a seguito del CoVid-19, chiedono alle istituzioni scelte coraggiose che contribuiscano al rilancio dei territori e al benessere di tutti i cittadini residenti, dei turisti, degli abitanti dei comuni limitrofi.
Studi fatti da biologi ed economisti italiani dimostrano come l’indotto dei territori costieri dipenda in buona parte dalla condizione dei mari, a partire dalle attività più strettamente correlate con la sua fruizione (centri di immersione, diporto, pesca, operatori balneari) a quelle che ne beneficiano di riflesso (alberghi, ristoranti, bar, commercianti, noleggio natanti, ecc.). L'esperienze di Aree Marine Protette precedentemente istituite dimostrano come, quando gestite bene, queste possano fare aumentare il capitale della pesca da 5 a 10 volte (si veda questo studio di Enric Sala).
Gli ambienti marini, quando opportunamente protetti, provvedono a fornire importanti servizi ecosistemici quali: zone di riproduzione per il pesce di interesse commerciale, aree di stoccaggio delle emissioni di CO2 sotto forma di biomassa, protezione delle coste dall'erosione e generazione di una buona parte dell'ossigeno che ci serve per respirare (tutto è raccolto in questo articolo).
L'istituzione dell'Area Marina Protetta nell'Arcipelago Toscano proteggerebbe risorse ambientali fondamentali, regolamentandone sapientemente l'uso in modo che diventino un patrimonio per il presente e per le generazioni future, agendo come uno strumento di valorizzazione e promozione del territorio pensato per un turismo di qualità che non lo impoverisca sovrasfruttandolo, bensì lo tuteli valorizzandolo.
Chiediamo quindi al Ministero dell'Ambiente, ai Comuni dell'Arcipelago Toscano, all'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano e alla Regione Toscana, di riavviare immediatamente l'iter istitutivo
dell'Area Marina Protetta-Parco a mare che comprenda le coste delle isole di Elba, Giglio e Giannutri, agendo il più velocemente possibile nella duplice ottica di (i) un’urgente tutela di questi territori, contributo indispensabile per mitigare la crisi ambientale dovuta al forte impatto antropico, e di (ii) una ripresa economica
a seguito della crisi dovuta al CoVid-19. L’istituzione era prevista dalla legge n.979 del 1982, dalla legge n.394 del 1991 e dalle
convenzioni e dagli accordi internazionali sulla biodiversità sottoscritti dall'Italia.
Legambiente Arcipelago Toscano
Guide Subacquee del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano
CED - Associazione Centri Elbani Diving
ASD Diversamente Marinai